jueves, 31 de diciembre de 2009

Gli amici del MalaJunta TangoClub

Questi sono gli amici del MalaJunta TangoClub dove andavo anche a prendere lezioni di Tango, però di gruppo. Ho passato con loro serate molto piacevoli, specialmente le bevute fino a notte fonda dopo le lezioni. La cosa che più mi piaceva era che le ragazze continuassero a sorridere, nonostante pestassi loro i piedi :-) Chissà che non continui quando sarò di nuovo a Buenos Aires tra circa due settimane :-)

Das sind meine Freunde vom MalaJunta TangoClub, wo ich Gruppenstunden genommen habe. Es war immer sehr gemuetlich, di Frauen haben immer weiter gesmilet, obwohl ich ihnen immer wieder auf die Fuesse gestanden bin :-) Wer weiss, vielleicht mache ich weiter, wenn ich wieder in Buenos Aires bin in zwei Wochen :-)

martes, 29 de diciembre de 2009

Versione italiana, deutsche Version

Siccome non voglio scrivere in inglese, faró sempre una versione italiana e una inglese. Su questa pagine la versione italiana (che vi raccomando!) é la prima dal basso.

Da ich nicht auf Englisch schreiben wollte, habe ich eine italienische und eine deutsche Version geschrieben. Ich empfehle euch die italienische Version, welche die erste von unten ist auf dieser Seite.

Endlich faengt die richtige Reise an

(Warnung ich habe diese Uebersetzung unter Blasendruck geschrieben und, deswegen empfehle ich allen, welche italienisch verstehen die italienische Uebersetzung zu Lesen!)

Hallo zusammen,

Mein Briefkasten ist voll mit Emails von Leuten, welche wissen wollen was ich gerade am Treiben bin. Deswegen schreibe ich jetzt mal allen was. Na gut, ich könnte euch erzaehlen, wie fast mein Flug verpasst habe, weil ich verschlafen habe, wie ich mir eine Predigt meines Vaters zuhoeren musste, wie ich zusehen musste wie mein Vater die Traenen zurueckhaelt, wie ich den Flug dann trotzdem verpasst habe, weil das Wetter schlecht war, wie ich dann nach Paris fliegen musste und den Rest des Tages am gleichen Tisch verbracht habe, wo ich scheinbar die Frau meines Lebens getroffen habe ohne es zu merken ;-) und wie ich dann im Flugzeug alle Filme fertig schauen konnte, welche ich bei meiner Karibikreise verpasst hatte, wie ich dann schliesslich in Buenos Aires angekommen bin, aber ohne Gepaeckweil dieser verloren gegangen ist. Aber ich werde das nicht tun, ich werde euch nichts davon erzaehlen. Ich werde direkt mit Argentinien anfangen :-) Es ist ueberfluessig zu sagen, dass ich als Italiener ein Halbgott war. Egal mit wem ich sprach, das zweite was sie mir sagten war immer, dass ihre Grosseltern aus Italien kamen, aber auf meine Frage ob sie italienisch sprechen koennten, antworteten sie immer mit nein. Ich hatte erwartet ein zweites Italien vorzufinden, so was wie ein "Litte Italy" in New York, das war aber nicht so. Die Integration was praktisch total. Die ersten Regierungen haben, im Unterschied zu Italien, auch die Argentinier gemacht nachdem sie Argentinien gegruendet hatten. Sie haben den Einwanderer ihre Muttersprache praktisch verboten und verlangt, dass sie nur spanisch sprechen und da ein Einwanderer zu sein diskriminierend war, haben sie ihren Kindern ihre Muttersprache gar nicht mitgeteilt. Aber nicht alles ist verloren gegangen, vieles ist in ihrer Sprache, in ihren Braeuchen und in ihrer Kultur haengen geblieben. Sie sind chaotisch, flexibel und korrupt wie die Italiener :-) Mit meiner spanisch Lehrerin, eine Amazone, welche einer linken Partei angehoert und wie eine suedamerikanisch Venus aussieht, habe ich wunderschoene Stunden verbracht. Wir haben zusammen ueber argentinische Geschichte gesprochen, ueber die Politik, ueber die Kultur, ueber die Diktatur und die Desaparecidos. Ich hab mich auch versucht an Maté zu gewoehnen, so was wie Tee, aber es ist einfach zu bitter. Ich habe natuerlich auch Tangostunden genommen mit einer wunderschoenen Tangolehrerin (siehe
Foto oben) und werde sicher weitermachen, wenn ich zurueckkomme :-) Und ich kann bestaetigen, dass die Argentinierinnen, die schoensten Suedamerikanerinnen sind! Mein Spanisch hat grossartige Vortschritte gemacht, so dass mich manchmal Leute fuer ein Argentinier halten :-) Leider war ich nicht immer voll da, weil das Nachtleben in Buenos Aires sehr anspruchsvoll war und ich manchmal nicht mehr als 3 Stunden pro Nacht geschlafen habe und manchmal meine Schuhe gar nicht ausgezogen habe. Ich habe wundervolle Menschen kennengelernt, mit welchen ich hoffentlich auch spaeter noch Kontakt haben werde. Aber langsam wurde mir Buenos Aires zu eng, ich wollte endlich raus in die Wildniss. Endlich ist es so weit. Meine Tour durch Suedamerika ist endlich voll im Gange und ich muss hier aufpassen, dass ich mein Spanisch nicht wieder verlerne, da hier alle aus dem englischsprachigen Raum kommen. Ich musste auch noch feststellen, dass mein Schlafsack fuer Teletubbies ist und nicht fuer Patagonien. Um zu Ueberleben, musste ich mir Notfallsaecke kaufen, welche wie eine Folie aussehen, welche man ueber tote legt oder mit Welcher man Poulet einrollt :-) Die hygienischen Zustaende auf der Tour sind katastrophal, ein Wunder das noch kein Cholera ausgebrochen ist ;-) und mein Magen gibt schon erste Anzeichen eines kommenden Zusammensturzes. Aber egal, die Leute sind super und ich freu mich auf die vielen Tagen in der Wildniss! Ich wuensche euch allen, einen guten Rutsch ins neue Jahr und bis bald und sorry, dass die Uebersetzung nicht so gut ist, das naechste Mal werde ich mit Deutsch anfangen ;-)

Comincia il vero viaggio

Salve a tutti,

La mia posta elettronica é ormai piena di email di gente che mi chiede che fine abbia fatto e cosa stia facendo ora. Perciò credo che di non potere più fare meno di raccontarvi cosa stia facendo. Beh, potrei raccontarvi di come non abbia sentito la sveglio il giorno della mia partenza dalla Svizzera, di come mio padre abbia dovuto accompagnarmi all'aeroporto, di come abbia dovuto sopportare una predica lunga un chilometro, di come abbia visto mio padre trattenere le lacrime, di come abbia comunque perso il volo per l'Argentina per motivi atmosferici, di come però un passeggero di 1. classe sia stato accompagnato personalmente da una limousine a prendere il volo che io per motivi oscuri non sarei riuscito a prendere, di come abbia dovuto volare all'eroporto di Parigi Charle de Gaulle per prendere un volo alternativo, di come abbia passato il resto della mia giornata seduto allo stesso tavolo dove ho incontrato a detta di altri la donna della mia vita (a proposito Gabriele, il contatto con i servizi segreti francesi non mi serve più, vedi facebook ;-)) senza accorgerme, di come nel volo abbia potuto finire di vedere i film che non ero riuscito a vedere nel viaggio ai Caraibi e di come finalmente sia arrivato a Buenos Aires, ma senza bagaglio perchè quello l'avevano perso non so dove. Ma non vi racconterò tutte queste cose ;-) Comincerò direttamente dall'Argentina :-) Inutile dire che come italiano ero un semidio. Con chiunque parlassi, la seconda cosa che mi dicevano era che avevano nonni italiani, però la risposta alla mia domanda "parli l'italiano?" era sempre la stessa: no. Mi aspettavo di trovare qualcosa come una "little Italy" stile New York, ma qui non esiste niente del genere. L'integrazione é stata quasi totale. I primi governi argentini, a differenza degli italiani, dopo avere fatto l'Argentina hanno anche fatto gli argentini! Hanno proibito agli immigrati di parlare la loro lingua e hanno costretto tutti a parlare lo spagnolo, inoltre era una vergogna essere straniero perciò tutti gli immigrati non hanno insegnato la loro lingua ai loro figli per liberarli da questo marchio infame. Non tutto é andato perso comunque e molto rimane nella loro cultura e nel loro modo di fare e nei loro usi. Sono caotici, flessibili e corrotti come gli italiani :-) Con la mia prof di spagnolo, un'amazzone rivoluzionaria e razionaria militante in un partito di sinistra (seguirà una foto per Simone) con le sembianze di una venere sudamericana ho passato ora piacevoli a rovistare nella storia argentina, nella sua politica e nella sua letteratura, visto che lei aveva studiato letteratura. In verità avrei dovuto prendere lezioni di grammatica, ma siccome non facevo altro che stare a guardarla in uno stato sospeso tra l'ebete e l'estasiato, non solo per quello che vedevo ma anche perché le cinque ore di lezioni di gruppo la mattina erano già di per sè sfiancanti! Sì comunque abbiamo anche parlato dell'ESMA (Escuela Superior de Mecánica de la Armada), il posto dove durante l'ultima dittatura molti giovani sono stati torturati e da dove per motivi di spazio partivano i voli della morte che buttavano i prigionieri nudi in mare, i "Desaparecidos". Solo ora e anche grazie a processi avvenuti in Italia si stanno condannando i responsabili e ho visto un film agghiacciante sull'ESMA (Noi che siamo ancora vive), che mi ha toccato moltissimo. Ho anche provato ad abituarmi al maté, la bevanda preferita dagli argentini, che camminano con un thermos sotto il braccio e il maté in una mano, bevendolo tutto il giorno, ma non sono riuscito ad abituarmici, forse perché non so prepararlo, boh :-( E naturalmente, per fare una full immersion ho anche preso lezioni di tango tradizionale. Dopo la prima lezione di gruppo memore delle mie lezioni di salsa, ho capito all'istante che avrei avuto bisogno di lezioni private. Il fatto che la mia prof di tango avesse qualità anatomiche fuori dal normale, mi ha facilitato molto la decisione. A proposito, ma sapevate che in Argentina si fanno molte operazioni di chirurgia estetica e che le ragazze quando compiono 15 anni, come regalo scelgono una chirurgia plastica al seno? Beh posso confermare :-) Comunque, dopo avere visto molti paesi Sudamericani, posso anche confermare che le argentine sono le più belle, senza ombra di dubbio! Il fatto che la concentrazione di psicologi sia la più alta di tutto il mondo é in parte una spiegazione per le tante operazioni di chirurgia estetica. Comunque, il tango mi piace molto di più degli altri balli e continueró in Svizzera. Il modo in cui si balla, la posizione eretta, petto in fuori, il contatto con il partner, mi ha catturato subito. In Argentina ballano il tango per strada, in generale é un paese molto musicale, si ha l'mpressione che tutti sappiano suonare uno strumento, si incontrano per strada gruppi che vengono dall'Uruguai, dal Chile, dal Paraguai, si sente moltissimo la coesione del continente, la Nuestra America di Jose Martí. Il mio livello di conoscenza della lingua é ormai abbastanza buono, eravamo un gruppo molto affiatato e siamo arrivati fino al congiuntivo, perciò potete immaginarvi il livello. Tanto che quando parlo, la prima cosa che mi dicono é: ma tu sei argentino! La famiglia dove stavo non mi é piaciuta molto, benchè fossero abbastanza gentili, non credo fossero molto interessati a me, inoltre siccome erano artisti non si occupavano molto di cose terrene come la pulizia, che all'inizio mi ha un po' sconcertato, non facevano altro che guardare la tv, tanto che passavo tutto il tempo fuori casa a fare i compiti nei bar e la sera specialmente nelle ultime due settimane stavo sempre fuori, cogli altri studenti della scuola, parlando naturalmente solo spagnolo! Siccome la vida loca argentina e la scuola non sono compatibili, non potevo permettermi troppi eccessi, come nell'ultima settimana, dove avró dormito tre ore per notte a volte senza togliermi le scarpe dalla stanchezza. Ma non vi fate strane idee, gli spinelli li lasciavo sempre agli argentini, che ne fanno un consumo abbstanza regolare, essendo legale il possesso personale. Io ho solo incrementato il mio consumo di birra, cosa che peró é giá cominciata lungo il cammino di Santiago :-) Ho conosciuto persone straordinarie con le quali spero di avere contatto anche dopo il mio viaggio. Credo di essermi fatto un po' la fama da macho, anche se conoscendomi la cosa può sembrare impossibile ;-) Beh comunque avró modo di rifarmi il 17 di gennaio, quando passeró altri 10 giorni a Buenos Aires cogli amici del tour che sto facendo ora e sicuramente saranno giorni e notti abbstanza intensi, conoscendo la gente :-) Per ora mi trovo a Pucon, una città nel Cile meridionale. Siamo 24, tutti vengono da paesi dove si parla l'inglese. I diversi accenti mi stanno facendo impazzire e devo stare attento a non dimenticare lo spagnolo, mentre cerco di capire di cosa stiano parlando in discorsi dove si incrociano lo scozzese, l'americano, l'australiano, il neozelandese e l'inglese. Il mio stomaco comincia a dare segni di cedimento, benché prenda tutti i giorni il Bioflorin. Secondo me é impossibile non ammalarsi, non solo per le situazioni igieniche nel paese, ma anche per la situazione nel gruppo. Non vengono rispettate nemmeno le più elementari regole igieniche, la gente non si lava le mani, si lavano le stoviglie a minchia in una acqua che sembra brodo di pollo, siccome si devono asciugare all'aria, cioè muovendole come ventagli finché non si asciugano, la gente non ha abbastanza pazienza e le ripone mezzo bagnate, incrementando il pericolo. Beh i livelli sono da cammino di Santiago :-) Ho anche dovuto constatare che il mio sacco a pelo va bene per i Teletubby ma non per la Patagonia e perciò ho dovuto comprare dei sacchi termici d'emergenza, più o meno come quelli che si usano per coprire i morti, tanto che sembro un pollo impacchettato nell'alluminio, ma funziona e mi da abbastanza caldo (più sei gradi). Ma il resto é bellissimo, dopo Buenos Aires, che già mi stava stretta, stare in mezzo alla natura é una goduria e non me ne frega niente se devo farmi la doccia in mezzo metro di acqua stagnante (Gabriele ne sa qualcosa ;-)) e se di notte fa un freddo cane, la gente e molto simpatica e ci divertiremo molto. Vi scriveró di nuovo appena saró arrivato a Buenos Aires. Per ora vi auguro un buon anno nuovo!